Panico a bordo del Boeing 737 della Ryanair proveniente dall’aeroporto di Napoli Capodichino e diretto all’aeroporto Antonio Canova, di Treviso: il pilota durante la fase di atterraggio è stato costretto a chiedere alla torre di controllo dell’aeroporto, l’attivazione del piano d’emergenza.
Motivo?
Del fumo nero in uscita da un motore nella fase di arrivo allo scalo veneto.
Il volo della compagnia irlandese low-cost nota per i suoi prezzi concorrenziali sul web, trasportava 170 passeggeri ed è arrivato comunque regolarmente nella cittadina Veneta alle ore 7.54.
I vigili del fuoco chiamati ad assistere la manovra hanno ravvisato la perdita d’olio da una turbina e l’aeromobile non potrà perciò ripartire per Napoli fino a quando non sarà riparato.
Ai passeggeri diretti allo scalo partenopeo, è stato messo a disposizione un altro aereo. L’incidente non ha provocato ricadute in termini di puntualità e di operatività generale dell’aeroporto di Treviso.
Nei mesi scorsi si sono levate forti le proteste di piloti e assistenti di volo contro la compagnia guidata da Michael O’Leary.
Gli orari di lavoro troppo pressanti che – a detta di alcuni lavoratori – potrebbero pregiudicare anche i livelli di sicurezza. Di recente invece la polemica anti-Ryanair si è incentrata sulla nuova politica per i bagagli che prevede dallo scorso 1° novembre 2018 il pagamento per il secondo bagaglio.
Fumo da turbina, parla Ryanair
La compagnia irlandese Ryanair, in relazione al guasto che ha interessato oggi uno dei suoi aerei diretto a Treviso, spiega che “l’equipaggio del volo Napoli-Treviso del 30 marzo ha preso contatto con i controllori di volo dopo aver rilevato un problema tecnico di entità minore”.
“L’aeromobile – di legge nella nota – è atterrato normalmente a Treviso, dove i passeggeri sono sbarcati, è’ stato ispezionato dagli ingegneri e tornerà a breve in servizio”. (FANPAGE.COM)